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Mesut Krause.
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Nome: Mesut
Cognome: Krause
Luogo di nascita: Berlino, Germania
Nazionalita': Tedesca
Sesso: Maschile
Data di nascita: 05/01/1991
Colore degli occhi: Verdi
Colore dei capelli: Gialli
Carattere: Ambizioso e misterioso
BG (breve descrizione della sua vita):
''Il giorno in cui la mia vita e' cambiata e' stato quando ero al quarto anno di vita. I miei genitori (padre Tedesco e madre Americana) mi abbandonarono senza pieta' in un orfanotrofio del c*zzo a Berlino. Sguardi fieri i loro. Mentre io squadravo confuso le suore, loro non si sono neanche presentati. Hanno girato i tacchi e sono fuggiti a bordo della moto del mio vecchio padre. Un gran figlio di p**tana. Ho vissuto li' fino a quando ho compiuto 18 anni.
Alcune suore mi definivano un delinquente. Non volevo essere disturbato da nessuno e quel gran st*nzo di Trevor, un giorno piovoso quando io avevo solo 13 anni, aveva preso la decisione di rompermi le p*lle durante la pausa mensa. E cosi' non ci ho pensato due volte, gli ho infilato un coltello nella mano. Mi definirono un incompetente e uno che aveva problemi psicologici e bla bla. In quel momento non mi importava proprio di loro e io sapevo benissimo che ero sano di mente. Ma mi trascinarono a forza, tutti i maledetti giorni da uno psicologo di m*rda.
Lui si che era uno s*ronzo. Il re degli s*ronzi. Era li' seduto dietro la sua scrivania forgiata, in vestito gessato che mi parlava di quello che era giusto o non giusto fare come se i comportamenti delle persone fossero presi in considerazione solo se avessero delle leggi prescritte. Non lo ascoltavo affatto. Mi immaginavo fuori da quel c*zzo di edificio di m*rda. Non era il mio mondo quello e io volevo solo andarmene da li'. A 18 anni quando uscii firmai un foglio e mi consegnarono una specie di relazione. In questa relazione si parlava dei miei seri problemi psicologici e di come potevo risolverli, fuori da li'. Vedetti bruciare quel foglio sopra le miei mani. Non ci sarei tornato mai piu'.
Nei quattro anni che seguirono trovai lavoro come Meccanico e mi affittai una topaia di stanza. Puzzava di vodka e tabacco ma non mi importava. Aveva quel non so cosa di ospitale e io mi rifugiavo li' dentro ogni qual volta avevo bisogno di farmi una canna. Era il mio angolo di paradiso.
Il lavoro da Meccanico duro' poco. Mi licenziarono subito dopo che mi trovarono con una p*ttana dentro il capannone. Era una gran bella p*ttana e solo dopo un paio di settimane scoprii che quella sc*pata mi costo' caro.
Laz. Il piu' grande figlio di p*ttana della storia dei figli di p*ttana. Appena lo vidi capii subito che il suo mondo era il mio di mondo. Entrai a far parte della sua squadra di spacciatori e mi trovai un lavoro. I soldi non mancavano e riuscivo a permettermi una bella casa in centro provvista di finestre. Stavo bene ma avevo paura. Paura che la mia vita potesse andare in frantumi a causa sua. Dovevo eliminarlo, farlo da parte e cancellare tutte le prove. Laz per me e' stato un grande amico e una svolta alla mia vita, ma dovevo farlo se volevo salvarmi.
Sono partito, sono scappato. Avevo paura che mi beccassero e che tantissimi anni di galera mi separassero dalla liberta'. Sono un uccello libero con la caratteristica' di avere un carattere mutevole: se sai prendermi ti do' l'anima, se sei uno s*ronzo baby per me sei gia' morto.''
Edited by Mesut Krause - 6/6/2013, 12:57
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Mesut KrauseFondatore Forum. |
